Blog

15 Dic
0

Iscrizione INPS Artigiani e commercianti

Sentenza n. 23439 del 17.11.2016 della Sezione Lavoro della Cassazione

Per assoggettare alla iscrizione nella gestione degli artigiani e commercianti l’INPS deve provare che il socio accomandatario partecipi personalmente alla attività aziendale.

E’ questo il principio di diritto fornito dalla Suprema Corte in merito alla interpretazione dell’art. 29 comma 1 della Legge 3 giugno 1975, n. 160, così come è stata sostituita dall’art. 1 comma 203 della Legge 23 dicembre 1996 n. 662 che sancisce l’obbligo di iscrizione ..” per i soggetti che siano in possesso dei seguenti requisiti:

a) siano titolari o gestori in proprio di imprese che, a prescindere dal numero dei dipendenti, siano organizzate e/o dirette prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti la famiglia, ivi compresi i parenti e gli affini entro il terzo grado, ovvero siano familiari coadiutori preposti al punto di vendita;

b) abbiano la piena responsabilità dell’impresa ed assumano tutti gli oneri ed i rischi relativi alla sua gestione. Tale requisito non è richiesto per i familiari coadiutori preposti al punto di vendita nonché per i soci di società a responsabilità limitata;

c) partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza;

d) siano in possesso, ove previsto da leggi o regolamenti, di licenze o autorizzazioni e/o siano iscritti in albi, registri o ruoli”.

E’ stato quindi sancito il principio che per il socio illimitatamente responsabile, si pensi anche alle snc, non può essere automatica l’iscrizione alla gestione artigiani e commercianti, ma è necessario la verifica, posta a carico dell’Inps, dell’effettiva partecipazione all’attività d’impresa.

Questo principio giurisprudenziale ha una portata rilevante in quanto è estendibile a tutte quelle ipotesi di amministratori di srl nei confronti dei quali l’INPS dispone, d’ufficio, l’iscrizione alla gestione artigiani e commercianti.

 

Leggi tutto
24 Nov
0

Convertito in Legge il DL 193/2016

Il Decreto fiscale è legge

Il Senato ha approvato in via definitiva la legge di conversione del Decreto fiscale che contiene la rottamazione delle cartelle esattoriali, l’abbandono ad Equitalia, la riapertura dei termini per la voluntary disclosure bis, l’abolizione degli studi di settore, e nuovi adempimenti per i titolari di partita IVA.

In sintesi le principali misure prevedono:

La rottamazione cartelle esattoriali, affidate agli agenti della riscossione fra il 2000 e il 2016, con una sensibile riduzione di sanzioni ed interessi attraverso il pagamento in cinque rate, tre nel 2017 che rappresentino almeno il 70 % del dovuto, e due nel 2018.

La soppressione di Equitalia dal luglio 2017 con la conseguenza che ogni ente dovrà provvedere alla riscossione dei sui tributi senza ulteriori oneri per il cittadino.

La riapertura dei termini, fino al 31.07.2017, per la Voluntary disclosure, cioè l’emersione di capitali posseduti all’estero.

Soppressione dal 2017 degli studi di settore che saranno sostituiti da indicatori di compliance fiscale le cui modalità attuative saranno fissate da un apposito decreto ministeriale.

Nuovi adempimenti per i titolari di partite Iva con l’introduzione della comunicazione trimestrale delle liquidazioni periodiche e delle operazioni effettuate.

Leggi tutto
31 Ott
0

D.L. 22 ottobre n° 193/2016 – Definizione agevolata ruoli esattoriali

I vantaggi derivanti dalla “rottamazione” delle cartelle.

Il DL 193/2016 ha stabilito che è possibile procedere alla “rottamazione ” delle cartelle presentando entro il 23 gennaio 2017 apposita istanza utilizzando la modulistica che lo stesso agente della riscossione pubblicherà sul proprio sito nei primi giorni di Novembre. Si potrà chiedere un piano di dilazione massimo di 4 rate sulle quali saranno dovute gli interessi nella misura del 4,5% (art.21 comma 1, D.P.R. 602/73) la cui ultima rata dovrà essere pagata entro il 15  marzo 2018. Successivamente, entro il 24 aprile 2017, Equitalia comunicherà ai debitori che hanno presentato la dichiarazione di cui sopra l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate eventualmente richieste, il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse.

Sono ammesse al beneficio le cartelle aventi ad oggetto:

Irpef; Ires; Irap; contributi previdenziali e assistenziali; l’IVA, tranne quella riscossa all’importazione; Ruoli emessi da Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni (esempio ICI o IMU TARI etc).

Non rientrano nella definizione agevolata le cartelle esattoriali relative ad

Iva riscossa all’importazione; le somme dovute “a titolo di recupero di aiuti di Stato”; i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti; le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;

Per le sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada si pagherà per intero la sanzione, cioè la multa, escludendo comunque gli interessi comprese le maggiorazioni previste per i tardati pagamenti dalla legge di depenalizzazione del 1981 (articolo 6, comma 11).

Il beneficio, nel caso che la cartella si riferisca ad importi derivanti da imposte, è circa del 30 % come risulta dal prospetto che segue.

 

Importi a debito Cartella originaria Importi dovuti
Maggiore Irpef da versare 1000 1000
Sanzioni pari al 30% (art.13 D.Lgs. 471/97) 300 Z E R O
Interessi ritardata iscrizione (art.20 del D.P.R. 602/73) 150 150
Interessi di mora (art. 30 del D.P.R. 602/73) 200 Z E R O
Aggio della riscossione (art.17 D.Lgs. 112/99) pari all’8% dell’imposta + sanzioni + interessi (se il ruolo è ante 31.12.2012 l’aggio è del 9 %) 132 92
Spese di notifica 6 6
Totale da versare 1788 1248

 

 

Leggi tutto
25 Ott
0

DECRETO-LEGGE 22 ottobre 2016, n. 193

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto Legge che prevede “Disposizioni urgenti in materia fiscale”.

Considerato che il testo promulgato (vedi il  Testo del Decreto Legge ) dovrà essere sottoposto alla conversione in sede parlamentare si fornisce solo una estrema sintesi delle norme in materia tributaria:

Art. 1:  la soppressione dal 01.07.2017 di Equitalia con la conseguenza che ogni Ente provvederà ad incassare i suoi tributi ed i suoi eventuali accertamenti.

Art. 2: la possibilità per gli Enti locali di scegliere autonomamente il proprio Ente di riscossione.

Art. 3: L’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate di accedere a tutte le banche dati per svolgere la sua attività investigativa e di recupero, si pensi agli istituti di credito per procedere ad eventuali pignoramenti presso terzi.

Art. 4: Che aggiunge, un ulteriore adempimento rappresentato dalla trasmissione delle liquidazioni periodiche iva.

Art. 5: Possibilità di presentazione di una dichiarazione integrativa a credito con la relativa opportunità di utilizzare immediatamente il credito risultante.

Art. 6: Modalità di Definire in misura agevolata i carichi prendenti presso gli agenti della riscossione per ruoli emessi tra il 2010 ed il 2015.

Art. 7: Riapertura dei termini per l’ammissione al rientro agevolato dei capitali “nascosti”

 

Leggi tutto
13 Ott
0

Agenzia Entrate Circolare n. 42/2016

Chiarimenti in merito al nuovo ravvedimento operoso

Con la circolare, la n. 42/E  l’Agenzia delle Entrate illustra i vantaggi possibili in termini di riduzione delle sanzioni, in conseguenza delle modifiche introdotte dalla Legge n. 190/2014 e dal Dlgs n. 158/2015 in materia di sistema sanzionatorio. Circolare 42

Leggi tutto
11 Ott
0

Rapporto sul contenzioso tributario

Pubblicato il rapporto sul contenzioso tributario relativo al II trimestre 2016

 

Dall’analisi del rapporto emerge che la percentuale dei casi nei quali l’Amministrazione Finanziaria soccombe è ancora molto elevata (31% in primo grado e 38 % in secondo grado). Questo è  sintomo di una attività ispettiva non ancora messa a punto e sbilanciata a danno del contribuente. Rapporto contenzioso

Rapporto statistiche

 

Leggi tutto
04 Ott
0

Circolare 41 Agenzia delle Entrate

Riapertura termini rateizzazione per soggetti decaduti

Con la circolare n.41 sono stati i termini per essere riammessi ad un piano di rateazione. La condizione è che la decadenza si sia verificata tra il 16 ottobre 2015 ed il 01 luglio 2016.  I contribuenti possono chiedere che venga accordato un nuovo piano di rateazione delle residue somme dovute oggetto del precedente piano di ammortamento “a semplice richiesta”.

Con l’ammissione alla nuova rateazione, in caso di mancato pagamento di una delle rate diverse dalla quella iniziale entro il termine di pagamento della rata successiva si avrà la decadenza dalla nuova rateazione. L’Ufficio, conseguentemente, procederà a porre in essere le attività volte al recupero coattivo di quanto ancora dovuto in base al nuovo piano rateale, inclusa la sanzione aggiuntiva per la decadenza dal nuovo piano di rateazione.

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/documentazione/provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/circolari/archivio+circolari/circolari+2016/ottobre+2016/circolare+41e03102016/CIRCOLARE+41_E+DEL+03-10-2016.pdf

Leggi tutto
23 Set
0

Infalcidiabilità dell’Iva Cass. 18561/2016

Ribadita l’infalciabilità dell’Iva in caso di transazione fiscale

Ancora una sentenza della Suprema Corte in tema di infalcidiabilità dell’Iva in caso di transazione fiscale. E’ il caso riportato sul seguente sito di Eutekne http://www.eutekne.info/Sezioni/Art_585108.aspx?utm_source=einewsletter&utm_medium=link&utm_content=Art_585108.aspx&utm_campaign=articolo#

Leggi tutto
21 Set
0

Fondo Futuro

E’ in scadenza il 14.10.2016 il bando emanato dalla Regione Lazio per la richiesta di piccoli finanziamenti a tasso agevolato a chi ha un’idea imprenditoriale ma ha difficoltà di accesso al credito bancario. Sono a disposizione 35 milioni di euro,  per finanziare progetti di autoimpiego, l’avvio di nuove imprese o la realizzazione di nuovi progetti promossi da imprese esistenti. Tutti i dettagli http://www.regione.lazio.it/rl_attivitaproduttive/?vw=documentazioneDettaglio&id=35439

Leggi tutto
20 Set
0

Assegnazione beni ai soci-Circolare 37E

Assegnazione beni ai soci – Chiarimenti dell’Agenzia

 

Con la Circolare n. 37E del 16.09.2016 l’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti in merito alla procedura agevolata di assegnazione dei beni ai soci. Per la lettura del testo http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/cfd00423-81e4-42c2-a287-69e53b7d6fcf/CIRCOLARE+N.+37+DEL+16+SETTEMBRE+2016.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=cfd00423-81e4-42c2-a287-69e53b7d6fcf

Leggi tutto
123
css.php